E arriviamo finalmente al posto che amo di più a Bangkok in
assoluto. Il mitico, inimitabile mercato Chatuchak. Nessuno sa davvero quante
bancarelle ci siano, i più ottimisti parlano di 10.000. Ripeto, 10.000
bancarelle. Un vero e proprio labirinto dove trovi qualunque cosa possa venirti
in mente. C’è ogni week-end e ci si arriva comodamente con la metro. Quando
vengo a Bangkok, compro solo ed esclusivamente qui. A parte il fatto che i
prezzi sono i più bassi che abbia visto (e la regola d’oro al Chatuchiak è
contrattarecontrattarecontrattare), si trovano delle cose davvero particolari:
ci sono tantissimi artigiani da tutto il mondo che propongono le loro
creazioni, spesso pezzi unici e originali. Capisco che parlare di un mercato di
10.000 bancarelle possa scoraggiare i più (sarà il motivo per cui ogni volta
che chiedo a qualcuno di venire con me non ricevo risposte del tutto
entusiastiche…), e devo ammettere che c’è sempre tantissima gente e fa davvero
caldo. Ma rispetto ai grandi centri commerciali e ad altri mercati dove sono
stata, assapori un pochino della vera Thailandia: ci sono tanti thailandesi che
vendono e comprano, e non è assolutamente costruito a misura di turista.
Oltretutto il mercato è molto ben organizzato, suddiviso in aree a seconda
della merce venduta, e un po’ dappertutto distribuiscono le cartine con la
mappa (…io mi ci sono regolarmente persa dentro, ma è anche quello il bello).
Si va dai classici abbigliamento (anche vintage), borse, scarpe, creme, saponi;
a mobili, stoffe, valigie, artigianato in legno, spezie. Per non parlare
dell’area animali. Un’intera zona del mercato è dedicata alla vendita di
qualsiasi tipo di animale. Purtroppo, molti sono tenuti in
condizioni abbastanza degradanti. Però vale la pena fare un giro. Si passa da
cani, gatti e conigli, a serpenti, scorpioni, grilli e vermi; e poi ancora pesci
tropicali, mini-aragoste, polli, pulcini, maiali e cinghiali, pappagalli e
roditori di tutti i tipi. Girando tra le bancarelle, mi è capitato di imbattermi
in un pappagallo giallo e azzurro inseguito dal proprietario, e in un cinghiale
enorme che scavava tra la ghiaia cercando qualche briciola da mangiare.
Non male anche il mercato notturno Suan Lum Night
Bazaar, dove si arriva con un apposito traghetto che parte da Saphan Taxin (uno
dei moli principali). Rispetto al Chatuchak market è un po’ più “finto” e
costoso, ma molto carino.
Altro mercato davvero bello (anche se
di nuovo, meta molto turistica) è il floating market, il mercato galleggiante.
Vale la pena andarci non tanto per fare
acquisti, ma perché è molto particolare, colorato e affascinante; dal mercato
partono dei piccoli tour sulle barchette di legno che ti portano nei canali più
interni, dove sulle sponde, tra la fitta vegetazione e le palme, si intravedono
le casette di un villaggio e donne che lavano i panni nelle acque torbide del
fiume.
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